Ragazzi, che vi siete persi. Forse, impegnati in altre trascurabili faccende come i casini in ufficio, la gita in barca, il trekking in montagna o addirittura la lettura di Camilleri sotto l'ombrellone, non ve ne siete accorti. E ora un po' dovreste vergognarvene. Perché altrove è stato l'Evento. Visto da 200 milioni di persone in diretta tv (così avrebbe calcolato l'Auditel di Pechino) tra un boccone di riso e un sorso di sakè, vissuto dal vivo da Enrico Mentana e altri quindici colleghi arrivati appositamente da Pechino, e celebrato come si conviene dalla prima pagina di ieri del giornale rosa che sta nei bar sul bancone dei gelati. Di che stiamo parlando? Ma del grande debutto stagionale a Riscone di Brunico (Bolzano) della corazzata inter, capace di schiantare nientepopodimenoché la Nazionale Olimpica cinese, forte di Wang Dalei e Zhang Wenzhao, già reduci da uno stage alla Pinetina. Un trionfale 3-0 firmato Cruz, Solari e Adriano, nonostante la preparazione più avanzata dei giovani dagli occhi a mandorla, che ha entusiasmato i tremila spettatori presenti al campo e i milioni dietro il piccolo schermo. Immaginateveli questi 200 (duecento) milioni (milioni) di cinesi. Radunatisi nelle case con gli amici per ammirare i futuri eroi olimpici contro l'Invincibile & Onesta Armata di Minimo Moratti. Incollati al video, la tensione sul viso, le unghie smangiucchiate, trepidanti per le giocate di Balotelli, entusiasti per i tocchi sbagliati di Filkor, arrabbiati per le sostituzioni dell'allenatore Dujkovic, ma pronti a riconoscere la sagacia tattica di Piagnisteo Mancini. Immaginateveli, con le trombette home made, addosso le maglie degli avversari, non taroccate come al solito ma acquistate all'inter Store di Shanghai con tanto di scritta "Pirelli" in ideogrammi, i figli che sognano di ripetere le gesta (sul campo e fuori) di Adriano, le mogli contente per aver evitato, grazie al buon Moratti, la proverbiale bastonatura. Ma poi chiedetevi: che cazzo trasmettono in tv la sera in Cina?
