Nelle ultime quattro-cinque giornate di campionato l'inter ha giocato una sola partita regolare (s'intende senza evidenti e decisivi favoreggiamenti da parte di arbitri comprati), l'ultima con il penoso Livorno. Nelle precedenti è stato un crescendo di soprusi senza vergogna, sfociati nella clamorosa partita di Catania dove l'arbitro ha de facto assegnato la vittoria all'inter a tavolino: il chilometrico fuorigioco di Cambiasso è stato talmente surreale che si sarebbe potuto tranquillamente evitare di giocare. Perfino Piagnisteo Belli Capelli Liberi e Belli Mancini ha dovuto ammettere che il gol era irregolare (salvo poi piagnucolare per il fatto che se ne fossero accorti anche i media solitamente pagati dal suo capo per sottacere tutto).
Però come sempre capita a Piagnisteo e alla sua banda a delinquere, non appena escono dalla riserva protetta dalla mafia del calcio nostrano sono batoste. Nella serata di ieri l'invincible armada è stata liquidata senza appello dal Liverpool, una squadra in crisi nera che naviga con grandi difficoltà nella metà alta della Premier, ma che non ha avuto difficoltà ad annullare le pippe che dominano il campionato italiano.
Si tratta degli strani casi della vita oppure dell'ennesima prova che il sistema Rossi-Tronchetti-Moratti funziona solo in Italia?
In una intervista a "Radio Kiss Kiss" Lucianone Moggi ha commentato con la solita sagacia calcistica la giornata di Champions League appena conclusa. «Per me l'approccio dei nerazzurri non è stato buono perché Mancini crede di essere super, va avanti nel calcio credendo di vincere le partite così come si vince una partita a scopa con gli amici. Ma non funziona così».
Commenti interisti improntati ai più alti principi di umiltà e di sportività prima e dopo la serata storta dell'Anfield Road.
Piagnisteo Belli Capelli interrompe il silenzio stampa per sfornarci questa colossale minchiata: “l'inter non ha nessun potere, abbiamo sempre lavorato onestamente cosa che non veniva fatta prima e su questo non c'è alcun dubbio".
