venerdì, marzo 06, 2009

UNO DA JUVE

Leggete la risposta di Spalletti all'allenatore dei cleptomani e capirete perchè Marcello Lippi, fin dal 2004, aveva visto in Spalletti l'allenatore ideale della Juve (la Juve quella vera ovviamente, mica quella di adesso).
"Sono d'accordo con chi dice che dopo le partite bisogna stare un po' più tranquilli nei confronti in conferenza stampa. Io sono stato il primo a non farcela, ma perché ci sono stati vari episodi nelle trasferte che abbiamo fatto a Milano. Ho detto che siamo stati sfortunati in certi episodi, ma in questo caso non abbiamo potuto fare a meno di farci sentire perché ci sembra che le situazioni siano state più d'una. Io sono stato giustamente squalificato per le cose che ho detto e Pierpaoli ha scritto bene. Però ha visto male, in occasione del loro secondo gol. E' la terza squalifica che prendo, una a Udine in Uefa e una ad Empoli. Mi dispiace perché va a segnare un decorso corretto della carriera. Io sono stato quello che ha detto a De Rossi quando ha segnato con la mano che ha fatto bene a dichiararlo. Si va avanti stando attenti a quello che succede. Bisogna stare attenti".
Spalletti cambia volto e umore quando il discorso arriva a Mourinho.
"Le sue parole mi hanno un pò sorpreso. L'ho incontrato all'uscita dalla sua conferenza stampa a San Siro mentre entravo io, mi ha abbracciato, fatto i complimenti e augurato di andare avanti in Champions. Ventiquattro ore dopo, una gufata pazzesca: zero titoli. Io so che se non arrivo quarto, avrò fallito a livello professionale, perché come dice Mourinho la mia squadra è forte. Ma lui ha fatto vedere di aver perso serenità e sicurezza. Dire "zero titoli la Roma, zero il Milan", sembra quasi che abbia qualche timore per quello che andrà a fare lui col Manchester e prepararsi a quello che succederà. Deve stare tranquillo, ha una squadra forte fatta di grandi campioni. E si capisce che e' una squadra grande, di campioni, perché quando ha cercato di rinforzarla quelli che ha preso o li ha dati via o non li fa giocare. Oppure ha giocatori che non ha inserito nella lista Champions che gli risolvono le partite. Deve stare tranquillo".
Inutile provare a chiedergli il perché dell'attacco di Mourinho.
"Lo dovete chiedere a lui. Prendo atto delle sue parole e ripeto che mi ha sorpreso. Posso dire che questo é il nostro campionato, difficile e pieno di tensioni. Io lo so meglio di lui".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ragazzi, spero che pur volendo sorvolare sul gol fantasma di ieri, difficilissimo da vedere, vorrete sottolineare:
- due fuorigioco di Milito inesistenti e lui solo davanti al portiere.
- Due gialli e un rosso diretto non comminati a BAlotelli(già ammonito)
- Giallo per Milito che allontana la palla e non per Santon che fa lo stesso.
Jaku

Anonimo ha detto...

Il gol fantasma dell'inter non c'era proprio. La proiezione della sfera a terra deve cadere totalmente oltre la linea di porta per essere gol. Casarin ha cercato di farlo capire a vari imbecilli che passano per esperti di calcio, pagati per dire stronzate in TV la domenica sera, ma non c'è stato niente da fare. La verità è che Il non-gol dell'inter era difficile da vedere tanto quanto il non-gol di Iaquinta nel derby. Ma nel dubbio all'inter un favore non si nega mai.